I Sacri Vasi
I Sacri Vasi

Venerdì 10 aprile, a Mantova, alle ore 16, avrà inizio la celebrazione del venerdì Santo con l’Ostensione dei Sacri Vasi, in Sant’Andrea e la successiva via crucis  e processione, alle 21. La tradizione vuole che in quest’occasione siano esposte le Sante Reliquie che San Longino ha portato con sé a Mantova da Gerusalemme. Si dice infatti che Longino, il soldato romano che secondo i Vangeli trapassò con una lancia il costato di Gesù sulla croce, sconvolto dal proprio gesto abbia raccolto il sangue misto a terra del Signore e, dopo un lungo viaggio fatto di predicazione, giunse a Mantova. I Sacri Vasi contenti le Reliquie, dopo diverse vicissitudini, sono oggi conservati in un altare neoclassico nella cripta della Basilica di S. Andrea, al di sotto di un genuflessorio ottagonale situato al centro della chiesa sotto la cupola.L’ostensione dei Sacri vasi viene tradizionalmente fatta dal Vescovo e alla presenza delle rappresentanze delle autorità cittadine e di moltissimo cittadini mantovani. 

La reliquia del  Sangue di Cristo, conservata nei Sacri Vasi conservati nella cripta della basilica di  Sant’Andrea, viene portata in processione per le vie cittadine il Venerdì Santo.
La reliquia venne portata a Mantova da Longino, il soldato che trafisse con una lancia il costato di Gesù Cristo, dalla ferita uscì sangue ad acqua che, cadendogli sul volto, gli fecero guarire gli occhi ammalati e lo convertì alla fede cristiana.
Longino raccolto il sangue di cui era intrisa la terra ai piedi della croce lo custodì assieme alla spugna  che era servita per dare da bere a Cristo sul Golgota e con essi arrivò a Mantova, dove nascose le preziose reliquie nell’ospedale per i pellegrini in cui aveva trovato albergo. Il 2 dicembre del 37 Longino subì il martirio in contrada Cappadocia, nel luogo dove ora sorge la chiesa del Gradaro. La cassetta con le reliquie venne ritrovata nell’anno 804, nell’orto dell’ospedale di Santa Maddalena, dove era stata sepolta accanto alle ossa di Longino; il pontefice Leone III inviato a Mantova dall’imperatore Carlo Magno ne dichiarò l’autenticità, avendone in dono una porzione per l’imperatore. Nuovamente occultate, temendo la loro profanazione da parte degli Ungari che minacciavano di invadere Mantova, le reliquie furono riscoperte  nel 1048, al tempo di Beatrice e Bonifacio di Canossa che fecero costruire nel luogo del ritrovamento un monastero benedettino e una chiesa, poi distrutta per far posto all’edificio dell’attuale basilica di Sant’Andrea, voluta di Ludovico II Gonzaga.
Uno storico mantovano ricorda che nei secoli passati  in occasione dell’esposizione della reliquia si svolgeva il burchiello della Sensa (la barca dell’Ascensione) organizzato dall’arte dei pescatori. Era una sorta di spettacolo allegorico durante il quale alcuni pescatori interpretando gli apostoli Pietro, Giovanni ed Andrea lanciavano pesci e anguille sulla folla prendendoli da una  barca che veniva portata a braccia dalla cattedrale a Sant’Andrea.



Scritto da: MantovaNotizie.com
Data: 8 Aprile 2009
Categoria: Cronaca


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