Comune di GuidizzoloGiorgio Gandini, consigliere di minoranza a Guidizzolo, ha spiegato la decisione, propria e di tutta la minoranza, di abbandonare la seduta dell’ultimo Consiglio. «Alla lettura delle nostre motivazioni sull’abbandono – ha detto Gandini – è seguita l’arringa del sindaco che meritava di essere ascoltata, se non altro per educazione, ma priva di senno. Ho verificato ancora una volta che da parte sua non è percepito il valore del coinvolgimento.Ha poi così proseguito:«dopo quasi 3 anni dall’insediamento, Guidizzolo al centro che non ha mai visto una propria osservazione, anche minima, presa seriamente in considerazione, si è visto costretto ad abbandonare il Consiglio comunale, per attirare l’attenzione sul tema dell’opportunità che si perde nel non coinvolgimento della minoranza nei progetti comunali».   Abbiamo manifestato più volte il disagio e la necessità di essere invitati a un confronto vero, recandoci persino nell’ufficio del sindaco a perorare questo diritto. Eppure dai nostri numerosi interventi in varie sedi non ne è mai uscito nulla. Che senso ha continuare a partecipare se si è costantemente ignorati?». Gandini ha inoltre aggiunto: «Pelizzaro sostiene che manchiamo di partecipare agli incontri. Farebbe bene ad andare a vedere i registri. Nessuno intende togliergli il titolo di amministratore o sostituirsi alla giunta, ma noi siamo stati votati dalla metà dei guidizzolesi». Il consigliere ha proseguito ancora: «Una persona aperta e democratica avrebbe accolto le osservazioni e, rammaricandosi di non aver percepito la vicenda, avrebbe proposto una nuova strada futura. Non è avvenuto, e con un po’ d’arroganza è stata scodellata una risposta dettata dall’emotività del momento senza interrogarsi sul perché i consiglieri siano arrivati a un gesto così forte. Forse manca la sensibilità che porta a essere sindaco, cioè al servizio degli altri, non viceversa».




Scritto da: MantovaNotizie.com
Data: 2 Maggio 2009
Categoria: Cronaca, Politica
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