ZanzaraE’ tornato l’allarme febbre del Nilo nel Nord Est d’Italia e in particolare a Venezia,a Mantova, Ferrara, Rovigo, Modena, Reggio Emilia e Bologna il Centro di sorveglianza epidemiologica ha registrato alcuni casi umani di malattia. Un anziano è deceduto a Rovigo il 17 settembre, un altro a Ferrara il 10 settembre. Di qui l’attuazione di una serie di norme di sicurezza per bloccare il contagio. Prima fra tutte controlli mirati sulle donazioni di sangue. A partire dal 10 agosto il Centro nazionale del sangue (Cns) ha emesso una serie di disposizioni a livello nazionale per la raccolta di sangue ed emocomponenti, comprese le cellule staminali periferiche, midollari e cordonali, riguardanti i donatori residenti e chi ha soggiornato nelle ore serali e notturne e per almeno una notte in una delle 7 citta’. Tra queste l’esecuzione di un test obbligatorio (test Nat) aggiuntivo a quelli che di routine si fanno per verificare la sicurezza del sangue donato dai residenti e lo stop alle donazioni per 28 giorni a partire da quello in cui si e’ soggiornato per tutti gli altri.

Si riportano alcune informazioni presenti sul sito web  del Ministero della Salute: Cos’è l’infezione da virus West Nile
E’ una malattia infettiva provocata dal virus West Nile della famiglia dei flaviviridae (arbovirus). Viene trasmessa all’uomo e agli animali, generalmente equini ed uccelli, attraverso la puntura di zanzare infette, non si trasmette da persona a persona. Nei serbatoi di infezione, uccelli migratori e animali domestici, il virus può persistere da alcuni giorni a qualche mese.

Le zanzare che possono trasmettere il virus appartengono al genere Culex (C. univittatus, C. modestus, C. pipiens, C. restuans) mentre, come serbatoio di infezione sono state identificate oltre 70 specie di uccelli, per lo più passeriformi e corvidi.
Il virus è stato isolato per la prima volta nel 1937 nel distretto ugandese West Nile, da cui prende il nome. Da allora sono state segnalate epidemie di malattia in numerosi Paesi dell’Africa settentrionale e del Medio Oriente e recentemente anche in alcuni Paesi europei e negli Stati Uniti.

La diffusione della malattia tra gli equini è più frequente e le manifestazioni cliniche sono di tipo encefalomielitico; recentemente sono stati segnalati focolai in Marocco (1996), USA (1999-2001), Francia (2000).
In Italia la malattia West Nile negli equini è stata identificata per la prima volta nel 1998, nella zona umida denominata Padule di Fucecchio, in Toscana, in un focolaio che ha provocato la morte di sei cavalli nel periodo compreso fra agosto ed ottobre. La malattia nell’uomo si manifesta dopo un periodo di incubazione variabile da tre a quindici giorni dopo la puntura infettante.
La maggior parte delle infezioni decorre in modo del tutto inapparente, tuttavia le infezioni sintomatiche possono manifestarsi in forma simil-influenzale con febbre, cefalea, dolori muscolari ed articolari, raramente accompagnati da rash cutaneo.
Nelle persone anziane, nei bambini molto piccoli e nelle persone con alterazioni del sistema immunologico, sono possibili manifestazioni più gravi, quali meningite ed encefalite.

La letalità della malattia, nelle forme di tipo meningo-encefalitico, può variare tra il 3% ed il 15% (Fonte: Centers for Diseases Control and Prevention – CDC, U.S.A). Dopo l’infezione si sviluppa immunità che può durare per tutta la vita.
A causa dell’assoluta aspecificità dei sintomi clinici, la diagnosi di infezione da virus West Nile viene effettuata esclusivamente attraverso test di laboratorio (riscontro di anticorpi delle classi IgM o IgG).

Prevenzione
I metodi di controllo dei vettori comprendono sia misure di profilassi comportamentale per la riduzione del rischio di esposizione alla puntura di insetti che misure di controllo ambientale come:

* controllo della popolazione di zanzare
* periodici interventi di disinfestazione
* eliminazione, soprattutto in prossimità delle abitazioni, delle raccolte d’acqua che possono essere sfruttate dalle zanzare per la riproduzione
* applicazione di zanzariere e altri mezzi protettivi alle finestre delle abitazioni.




Scritto da: MantovaNotizie.com
Data: 10 Ottobre 2009
Categoria: Cronaca


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