Alla notizia che in questi giorni il Comune di Milano sta valutando la possibilità di applicare la tassa di soggiorno, è forte la reazione degli albergatori mantovani.

La nuova imposta, contenuta nel provvedimento sul federalismo fiscale municipale e che comuni capoluogo di provincia, unioni di comuni e comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d’arte potranno istituire a loro discrezione, prevede fino a un massimo di 5 euro per notte di soggiorno.

Gianluca Bianchi, Federalberghi Mantova
Gianluca Bianchi

“Introdurre la tassa di soggiorno nel mantovano sarebbe una follia – commenta deciso Gianluca Bianchi, presidente di Federalberghi Mantova, categoria che racchiude una cinquantina di strutture ricettive su tutto il territorio provinciale – Si tratta di un balzello di stampo medievale, ideato con il solo scopo di battere cassa a danno degli operatori e dei turisti e ipocritamente presentato come il nuovo motore che farà correre il comparto. Il settore turistico mantovano è di per sé molto fragile, è sufficiente la cancellazione di qualche gita scolastica che tutti ne risentano, dagli alberghi ai pubblici esercizi. Inoltre – continua Bianchi – la tassa di soggiorno rischia di innescare uno stato di concorrenza sleale, dato che è discrezione del singolo comune se applicarla o meno, con il risultato di indebolire ancora di più il settore locale. Ribadiamo dunque la nostra totale contrarietà a questo balzello vergognoso”.




Scritto da: Ufficio Stampa - Confcommercio Mantova
Data: 2 Agosto 2011
Categoria: Cronaca


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