Esprimi il tuo pensiero in modo conciso perché sia letto, in modo chiaro perché sia capito, in modo pittoresco perché sia ricordato e, soprattutto, in modo esatto perché i lettori siano guidati dalla sua luce”.

Questo assioma del giornalista-editore Joseph Pulitzer a distanza di un secolo è ancora oggi attuale ed è stato anche il messaggio lanciato da Davide Bregola sul mestiere di scrivere, nella lectio magistralis che ha tenuto venerdì 13 giugno 2014 all’atelier “Opere in Corso” di Mario Manzalini a Revere.

L'acchiapparime Davide Bregola, libroLo scrittore mantovano, già consulente editoriale per Case Editrici di caratura nazionale, ha innazitutto ripercorso i suoi esordi e le sue diverse attività di autore, quale romanziere per adulti come in “Tre allegri Malfattori” edito da Barbera o nei vari pamphlet dedicati alla felicità,alla bellezza e all’amore, ma anche nelle vesti di narratore per bambini come in “L’acchiapparime”, filastrocche didattiche per insegnare la ritmica ai ragazzi, libro in uscita a luglio ed edito da Barney Edizioni.

Bregola è pure docente in laboratori di scrittura nelle scuole primarie e medie, conferenziere nelle università, biografo di personaggi famosi come Folco Qulici, Margherita Huck, Carla Fracci, Andrea G. Pinketts per tacer d’altri, biografie in cui spesso lo scrittore mantovano è un ghost writer, senza dimenticare la direzione artistica di Festival del Racconto di Carpi.

Mentre nelle suddette attività Bregola è dedito allo studio del linguaggio, quando invece si pone come editor e talent scout di scrittori, egli stesso non è più autore ma un professionista al servizio del genio altrui.

“Lo scrittore trova un linguaggio diverso dalla lingua – afferma Bregola – e lo rende letteratura, è un lavoro più impegnativo e più importante. Egli deve dimenticare le tecniche imparate e usarle per trovare un proprio segno, è un percorso simile a quello dell’artista e questo lo porta sempre alla ricerca di suggestioni. Anzi di più.Scrivere è il tentativo di essere artista, filtrato dalla sensibilità che nasce anche dalla sofferenza nella fruizione del bello e del brutto. Scrivere è anche dare il proprio apporto alla società come volontariato culturale”.

Torniamo al quesito di partenza: scrittori si nasce o si diventa? Bregola, con la sua vita esemplare ma profonda nella sua semplicità, ha dimostrato che sì scrivere è prendere l’impronta della propria anima, ma anche che il talento, le idee non sono sufficienti per chi si vuole cimentare con la letteratura e che occorre l’ausilio della tecnica e della grammatica, meglio se corroborate da un’estenuante lettura e curiosità. A tal fine il nostro autore ha ideato laboratori di scrittura a km zero, ovvero lezioni ed esercitazioni di tecniche narrative dei grandi scrittori italiani e stranieri quali Hemingway, Kafka, Faulkner, Stephen King e Calvino direttamente al proprio domicilio, ma solo per chi voglia davvero scrivere un romanzo con l’ambizione di pubblicarlo.

Info: atelierdiscrittura@gmail.com o telefonando allo 0376.320989.




Scritto da: Marilena Buganza
Data: 4 Luglio 2014
Categoria: Cronaca
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