Il Terzo TempoIntegrare e migliorare la rete dei servizi rivolti ai disabili significa aiutarli a realizzare il loro “Progetto di vita”: con questo obiettivo si sviluppa “Il Terzo Tempo”, progetto di percorsi integrati di crescita per minori disabili che coinvolgono il minore, la famiglia, la scuola, i servizi sociali e il privato sociale, partito nei mesi scorsi.

La sede principale di realizzazione per “Il Terzo Tempo” è il Polo socio-educativo Ippocastano di Correggio Micheli di Bagnolo San Vito, che comprende un Centro Diurno Disabili accreditato per 30 posti e una Comunità socio-sanitaria accreditata per 10 posti e ha a disposizione 4500 mq di area verde.

Il progetto è presentato dalla Cooperativa Sociale Csa, ente capofila, con partner il Comune di Bagnolo San Vito, l’Istituto Superiore Agrario “Strozzi” di Mantova, l’Istituto Superiore “Bonomi Mazzolari” di Mantova, l’Istituto Comprensivo di Roncoferraro, Castel D’Ario e Bagnolo, l’Associazione di volontariato Edera e Verso, l’Associazione culturale Caotic Group di Bagnolo San Vito, i boy-scout di San Benedetto.

“Il Terzo Tempo”, coordinato dalla responsabile del settore educativo della Cooperativa Sociale C.S.A., la neuropsicologa Elena Sora, e dall’Assistente sociale di Bagnolo San Vito, Dott.ssa Isabella Pallone, incontra in particolare i bisogni espressi dai minori, dalle famiglie e dalla scuola, coinvolgendo in totale oltre 80 destinatari tra genitori, insegnanti e i 10 minori (tra gli 11 e i 18 anni) frequentanti il Centro.

I minori, oltre a socializzare e raggiungere una maggiore integrazione col territorio, possono affiancare all’offerta didattica specifici interventi socio-educativi e assistenziali svolti da personale qualificato e multidisciplinare, aumentare le proprie autonomie personali e sociali, nonché il rendimento scolastico, migliorare manualità e motricità, in definitiva aumentare il proprio benessere psico-fisico.

Le figure professionali coinvolte sono due educatori professionali, un educatore di Pet-therapy, uno psicomotricista, una teatro terapista, un musico terapeuta e un agronomo. Il progetto permette di sostenere le famiglie con disabili a carico, contrastando il disagio sociale, l’isolamento, l’emarginazione e la fragilità dei contesti familiari, sopperendo la mancanza di formazione degli insegnanti per casi gravi, informando e rendendo i servizi meno frammentati. Infine viene sostenuta la scuola nel suo compito educativo-formativo attraverso consulenze, incontri, momenti di sostegno agli insegnanti, che permettono di mettere la scuola in rete con tutti gli altri soggetti coinvolti.

“Il Terzo Tempo” avrà durata di un anno, con la realizzazione di 80 giornate sia nel periodo scolastico sia in quello estivo.




Scritto da: Ufficio Stampa C.S.A. Cooperativa Sociale
Data: 17 Luglio 2014
Categoria: Cronaca
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1 Commento

  1. sbaffo fausto - | Rispondi

    la c.s.a. pubblicizza tanto ma in concreto non fa nulla se non ha un guadagno certo.
    sono un invalido disoccupato e abito a pochi passi dall ippocastano, mi ritengo ancora valido per lavorare,ho tutte le patenti mi sono presentato in sede csa ma come dipendente non vai bene, ma come volontario per pulmini si. vergogna.
    sbaffo fausto


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