Riceviamo e pubblichiamo questo racconto di un turista, che preferisce rimanere anonimo.

Agriturismo agribirreria La Contea Ceresara (Mantova)È settembre, ma è comunque un caldo sabato pomeriggio, non so come ci sono finito, forse mi sono perso ma mi trovo a percorrere tortuose stradine di campagna, che si intersecano con lunghe strade dritte, più moderne ma comunque vissute e deserte.

Siamo nelle campagne di Mantova, giusto in mezzo tra Brescia, Verona e Cremona.

Nel nulla, mentre il motore v8 gorgoglia sotto al cofano, scruto il panorama e mi sento come se stessi attraversando piccoli paesi di campagna del Southern.

Non so dove sto andando, ma è piacevole, mi lascio trasportare dalla strada che scorre via senza pensare a dove mi stia portando. La brezza che entra dal finestrino è rigenerante, come il suono cupo a regime costante del big block rinchiuso nel cofano!

Con mia immensa sorpresa lungo il tragitto intravedo un posto che mi porta ancora di più a chiedermi se io sia veramente ancora in Italia o se imboccando una di quelle curve sia stato teletrasportato a Covington, in Georgia!

C’è un piazzale inghiaiato di fronte, così mi fermo e restando seduto sul sedile con il motore acceso guardo. Mi guardo attorno, c’è un insegna in legno vissuta con scritto LA CONTEA.

La porta d’ingresso del locale è aperta spalancata. In giro nessuno, c’è un cancello che sembra portare nel retro del locale. Intravedo enormi musi di auto americane. Se giro la testa dall’altra parte altre auto e pick up imponenti si intravedono al di la di una siepe di pini, sotto ad un’enorme tettoia!

Sono troppo curioso, spengo il motore e scendo.

Entro nel locale, sembra veramente di entrare in un honky-tonk bar. Non è una riproduzione sterile di un locale americano ricreato in un capannone in fianco ad un centro commerciale con l’unico scopo di attirare clienti e fare soldi, è invece un posto autentico, sincero. Gli stessi muri e l’edificio vissuto trasmettono sensazioni reali.

Vengo gentilmente accolto e mi viene spiegato che il locale è aperto solo il sabato sera su prenotazione ma che essendo sabato, e quindi giorno di apertura, potevo tranquillamente bermi una birra di loro produzione!

Mi accomodo sul retro e mentre sorseggio l’ottima birra agricola contadina continuo ad osservare i proprietari intenti a preparare i tavoli e cucinare prelibatezze strettamente legate al territorio.

Il profumo che esce dalla cucina mi fa venir voglia di fermarmi a cena. L’atmosfera è distesa, rilassata, mi sembra proprio di essermi fermato in uno di quei locali semi deserti che si ritrovano sulla route 66, di quelli che si rianimano la sera quando tutto il paesino si ritrova nel locale per bere e mangiare in compagnia. Mi sento a casa.

In un angolo del locale vedo pieno di giochi per bambini, il che mi fa pensare che è un locale tranquillo, per famiglie. Decido di fermarmi. I 35 posti disponibili sono tutti occupati, solitamente bisogna prenotare entro il giovedì per avere posto il sabato, ma un posto per me lo trovano. Mi viene spiegato che i posti sono volutamente limitati, come del resto lo sono l’unico giorno di apertura, e la location spersa nel nulla. Il locale non ha lo scopo di fare soldi aprendo una catena, tenta solamente di ricreare un ambiente il più autentico possibile per gli appassionati del genere!

Aspettando l’ora di cena mi faccio un giro tra i cimeli di Hazzard e di altri telefilm anni 80, per poi passare a farmi un giro tra le auto del telefilm Hazzard, seguito da una scorrazzata con il Generale Lee assieme al proprietario per le campagne mantovane!

Che dire, felice di essermi perso.

Se riuscirete anche voi a perdervi adeguatamente, potreste rischiare di trovare l’agriturismo agribirreria La Contea di Ceresara (MN).




Scritto da: MantovaNotizie.com
Data: 22 Settembre 2018
Categoria: Cronaca
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