Una rassegna cinematografica per conoscere i paesi da cui provengono i migranti e per favorire l'integrazione fornendo nuove e diverse chiavi di lettura.
Questi gli obiettivi di “Senza frontiere”, un'iniziativa promossa dall'Associazione "Scuola senza frontiere" in collaborazione col Cinema del Carbone di Mantova, che propone un ciclo di 6 film, assolutamente gratuiti, proiettati un sabato pomeriggio al mese proprio al cinema di Piazza Don Leoni, dedicati ognuno ad una diversa area geografica di provenienza, a cui seguiranno interessanti dibattiti per approfondire gli argomenti trattati nelle pellicole.

Sandro Saccani, presidente dell'Associazione Scuola senza frontiere, ci ha illustrato le finalità dell'iniziativa e il lavoro che da dodici anni svolge l'associazione.
[francesca pasolini]

Il programma della rassegna "Senza frontiere":

– Sabato 31 gennaio – ore 15:30 –
Il sogno di Sao Paulo
di Andrea Santana e Jean-Pierre Duret, Francia, 2004, 100'

Da decenni la terra secca del Nord-est del Brasile non riesce più a nutrire né i corpi, né le anime. Sono sempre più numerosi i giovani che percorrono i 3000 km che li separano da Sao Paulo, nella speranza di trovare, finalmente, un lavoro, un'esistenza all'altezza delle loro speranze. Certi ci riescono, altri soccombono nella miseria, Questo road-movie senza commento seduce per la bellezza e la forza evocatrice delle sue immagini.
Versione originale con sottotitoli in italiano.
Presenta il film Gennaro Carotenuto, collaboratore della rivista Latinoamerica

– Sabato 28 febbraio – ore 15:30 –
Come un uomo sulla terra
di Andrea Segre e Dagmawi Yimer, Italia, 2008, 60'

Dag studiava Giurisprudenza ad Addis Abeba, in Etiopia. La forte repressione politica lo spinge ad emigrare. Nell'inverno 2005 ha attraversato via terra il deserto tra Sudan e Libia, dove si è imbattuto nelle violenze dei contrabbandieri e in quelle della polizia. Riuscito ad arrivare via mare in Italia, ha imparato il linguaggio del video-documentario. Ha così deciso di raccogliere le memorie di altri che come lui hanno intrapreso la terribile traversata della Libia, e di provare a rompere il silenzio su quanto succede nel paese di Gheddafi.
Presentano il film i registi Andrea Segre e Dagmawi Yimer.

– Sabato 21 marzo – ore 16:00 –
Partire, ritornare. In viaggio con Tahar Ben Jelloun
di Francesco Conversano e Nené Grignaffini, Italia, 2007, 50'

Ogni anno migliaia di marocchini e di magrebini partono dalle loro città e dai villaggi del Marocco e si spostano verso l’Europa attraverso varie direttrici. Il film racconta l’universo di questi emigranti a partire dal luogo della loro origine, per i quali l’Europa rappresenta un miraggio, l’unico sogno di una vita possibile, senza considerare il fatto che per la maggior parte di loro partire significherà non avere un futuro.

Cousines
di Lyes Salem, Algeria, 2003, 31'
Driss torna ogni anno ad Algeri in vacanza. Il calore e la spontaneità del ritrovarsi con genitori e parenti. Lui che vive a Parigi ha tutta la simpatia delle cugine che lo sentono più aperto e sensibile ai loro problemi. La linea che divide il mondo degli uomini da quello delle donne si è fatta ancora più netta in città con la minaccia integralista. L'assassinio brutale di una ragazzina del quartiere che non portava il velo lascia tutti senza parole. In famiglia Driss deve prendere posizione e si scontra con il cugino Amrane.
Verisone in arabo con sottotitoli italiani.

Presenta i film Tahar Lamri, scrittore algerino, autore di I sessanta nomi dell’amore.

– Sabato 18 aprile – ore 16:00 –
Barcelone ou la mort
di Idrissa Guiro, Francia, 2007, 51'

Dalla periferia di Dakar partono fragili piroghe, i cui passeggeri rischiano di sparire tra le acque dell'Atlantico. Il paese non riesce ad offrire un avvenire ai suoi giovani. Da ogni famiglia qualcuno deve andare in Europa. A qualsiasi costo. "I movimenti delle popolazioni e i rapporti tra il Nord ed il Sud sono uno dei principali problemi del XXI secolo. Senza una reale conoscenza delle realtà locali, la gestione dei flussi migratori sarà, a lungo termine, uno scacco sia per il Nord, sia per il Sud." (Idrissa Guiro).
Versione in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Presenta il film Pap Khouma, direttore di El Ghibli, rivista on-line di letteratura della migrazione, ed autore di Io, venditore di elefanti e di Nonno Dio e gli spiriti danzanti.

– Sabato 16 maggio – ore 16:00 –
Non cederemo nè ora nè mai
di Danilo Licciardello, Italia, 2007, 30'

La resistenza dei contadini e delle contadine di Singur, nel Bengala occidentale (India), contro l'esproprio forzato delle terre ad opera del governo locale a favore delle multinazionli, raccontata attraverso le voci dei protgonisti.

I mangiatori di ferro
di Shaheen Dill-Riaz, Germania, 2007, 87'

Lo smantellamento delle carrette galleggianti che gli armatori dei paesi occidentali commissionano alle nazioni più povere richiama molti contadini del Bangladesh verso la costa.

Presentano i film il regista Danilo Licciardello e Christian Elia, inviato di PeaceReport per Asia e Medio Oriente

– Sabato 6 giugno – ore 16:00 –
Ombrello
di Du Haibin, Cina 2007, 93'

Nessun paese come la Cina contemporanea sta attraversando un periodo di cambiamenti sociali ed economici così intensi e devastanti. A subirne le conseguenze è la popolazione rurale, la cui staticità mal si adatta allo sviluppo degli ultimi anni.
Presenta il film Angela Pascucci, autrice di Talkon'China.




Scritto da: RadioBase-Rss-Spettacolo
Data: 28 Gennaio 2009
Categoria: Cinema, Eventi, Spettacoli


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