Lo spettacolo, frutto di un lavoro progettuale e artistico di 18 mesi, verrà presentato in debutto internazionale al Tempio di San Sebastiano (Famedio) a Mantova il 13 settembre 2013. Previste numerose repliche nazionali ed internazionali.

Progetto Dictat in Romania - Teatro Magro MantovaIl progetto DICTAT – Performative Culture Cooperation for awareness on past European DICTATorships è un progetto finalizzato alla produzione di uno spettacolo teatrale sul tema delle dittature in Europa.

I partner del progetto sono Teatro Magro (IT), Agifodent (ES), Fundatia Parada (RO) e MCK Belchatow (PL). Gli enti coinvolti rappresentano paesi che hanno subito periodi dittatoriali nella loro storia recente e che, pertanto, condividono l’esigenza di pianificare azioni comuni, finalizzate a individuare, analizzare e rielaborare una comune identità.

Il progetto Dictat, finanziato dall’Unione Europea relativamente al bando Cultura 2007-2013, e che ha impegnato Teatro Magro in numerose trasferte, sta per volgersi alla conclusione, restituendo alla cittadinanza uno spettacolo dal forte valore artistico e umano.

Debutta, perciò, al Tempio di San Sebastiano di Mantova lo spettacolo Dictat, per la regia di Alejandro Corral (ES), Flavio Cortellazzi (IT), Radek Garncarek (PL), Marian Milea (RO).

Sul palco, reciteranno José Luis Arenas Barranco (ES), Gabriel Bucur (RO), Encarnacion Iañez Alcalá (ES), Marian Milea (RO), Katarzyna Paradecka (PL), Alessandro Pezzali (IT), Marina Visentini (IT), Krystian Wieczyński (PL).

Lo spettacolo, incentrato sulle dittature europee, vede la compenetrazione delle quattro culture che partecipano al progetto, in una rielaborazione poliedrica della tematica. Al suo interno, lo spettacolo prevede una parte prettamente legata alla storia, base fondante di conoscenza per un pubblico che dimentica troppo velocemente, e una parte che contempla sia il presente sia il futuro, sottolineando la necessità di esercitare un’attenzione vivida che impedisca l’assuefazione alle dittature odierne. È dovere di ognuno applicare tale consapevolezza all’interno delle proprie scelte quotidiane, ed è per questo che tale operazione si rivolge in modo particolare alle giovani generazioni, coinvolte nel progetto attraverso laboratori che favoriscano il pensiero critico.

L’esplicito intento dello spettacolo, come dichiara Flavio Cortellazzi, regista dell’ente capofila del progetto, Teatro Magro, è quello di “far prendere coscienza del fatto che anche questo è un tempo in cui ci sono dei pericoli. Il pericolo non è costituito da vere e proprie dittature politiche, bensì da dittature che si celano sotto altri nomi”.

I contenuti-chiave della performance teatrale sono stati sviscerati all’inizio del percorso creativo. Nello spettacolo si analizza artisticamente il concetto di frontiera, l’idea di violenza, sia psicologica, sia fisica, il rapporto tra il popolo e il dittatore, il rituale e le gestualità caratteristici delle dittature, la propaganda e il ruolo della comunicazione come strumento di controllo delle masse.

Per quanto concerne la forma, ciascuna scelta artistica è giustificata da un ragionamento e da un pensiero articolato: ad esempio, la lingua utilizzata dagli attori durante lo spettacolo è la propria d’origine, per evitare l’appiattimento e l’omologazione ed esaltare le differenze nazionali, in un contrappunto affascinante di sonorità linguistiche diverse.

L’intero progetto verrà presentato come esempio di buona pratica, attraverso una conferenza stampa internazionale che avrà luogo il 10 settembre 2013 presso il Palazzo San Sebastiano. Interverranno numerosi ospiti in qualità di relatori, oltre ad una cinquantina di operatori del settore che avranno l’opportunità di visionare lo spettacolo in anteprima.

La première internazionale è prevista venerdì 13 settembre 2013 alle ore 21, repliche successive saranno sabato 14 settembre, sempre alle ore 21 e domenica 15 settembre alle ore 19. Il progetto prende in considerazione con uno sguardo privilegiato gli studenti, prevedendo repliche speciali per le scuole, allo scopo di incentivare alla riflessione le giovani generazioni.




Scritto da: Teatro Magro
Data: 23 Agosto 2013
Categoria: Eventi, Spettacoli, Teatro


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