Basilica Sant'Andrea MantovaLa basilica di Sant’Andrea rappresenta una delle più celebri chiese rinascimentali e, secondo la tradizione, sorge proprio sul luogo in cui il soldato Longino (San Longino) nascose il sangue di Cristo, raccolto ai piedi della croce ,dopo aver trafitto il costato di Gesù con la lancia.

La chiesa si trova in piazza Mantegna, vicino a piazza Erbe, fu progettata da Leon Battista Alberti e voluta dal marchese Ludovico II Gonzaga, che incaricò l’artista nel 1472 di progettarla su una preesistente chiesa romanica dedicata all’apostolo Andrea (di cui sono rimasti solamente il campanile del 1413 e in piazza Alberti un’ala del chiostro del monastero benedettino dell’anno 1037).

L’edificio maestoso è più grande del Duomo di Mantova, concattedrale cittadina, è stato costruito con la funzione di custodire il Preziosissimo Sangue di Cristo (reliquia portata a Mantova da San Longino nel 37 D.C. e annualmente esposta il venerdì santo e straordinariamente il 12 marzo ricorrenza della memoria del suo ritrovamento, seconda inventio).

I lavori di costruzione della basilica di Sant’Andrea furono iniziati da Luca Fancelli, architetto di corte Gonzaga, dato che l’Alberti morì nello stesso anno 1472 in cui progettò la basilica stessa e proseguirono nei secoli a venire fino all’aggiunta della cupola progettata da Filippo Juvara e realizzata tra gli anni 1732 e 1765.

La facciata

La facciata di Sant’Andrea, progetto di Leon Battista Alberti, è caratterizzata proprio dall’unione e reinterpretazione degli elementi canonici del tempio classico e dell’arco di trionfo romano ed è perfettamente inscrivibile in un quadrato. L’ingresso è formato da un unico grande arco con strette aperture sui lati e riecheggia l’arco di Tito a Roma e quello di Traiano ad Ancona.

Il campanile, del 1413, è invece della chiesa preesistente e presenta elementi dell’architettura gotica.

L’interno

Basilica a croce latina e ad una sola navata con grandi cappelle quadrate sui lati chiuse da volte a botte.

Di interesse, specialmente per la tradizione mantovana ed anche per la città gemellata di Weingarten è la testimonianza che la basilica offre della storia di San Longino e dei Sacri Vasi: la cripta conserva i sacri Vasi della Reliquia del Preziosissimo Sangue di Cristo. Nella cappella di San Longino l’affresco di Rinaldo Mantovano raffigura la conversione di Longino ed il secondo ritrovamento della reliquia. Importante, nella prima cappella a sinistra dedicata a San Giovanni Battista ,è la tomba di Andrea Mantegna qui sepolto nel 1506, e il dipinto “Sacra Famiglia e la Famiglia del Battista” il cui disegno è attribuito allo stesso Mantegna e sarebbe poi stato eseguito dal figlio e dagli allievi della scuola.

Va sottolineato come il modulo quadrato della facciata sia stato ripreso e ripetuto anche all’interno della basilica.

Recentemente sono stati ultimati importanti lavori di restauro che hanno riportato al suo originario splendore l’interno della basilica:la volta della navata è dipinta con un motivo a finti cassettoni, mentre le cappelle quadrate laterali presentano vere trabeazioni a cassettoni.

La Cripta

La cripta della basilica è a croce greca, e si trova nella parte centrale della basilica, sottostante la cupola. Si accede alla cripta attraverso quattro scale ai quattro angoli del presbiterio. Progettata dal Viani nel 1595 è il luogo di custodia della reliquia del Preziosissimo Sangue e doveva servire, anche se non svolse mai questa funzione, come mausoleo dei Gonzaga .

La cupola

La cupola, recentemente liberata dalle opere di messa in sicurezza dopo il sisma del 2012, è stata aggiunta solo nel periodo di dominazione austriaca ,su progetto di Filippo Juvarra, nel 1732 (oltre due secoli e mezzo dopo l’inizio dei lavori nel 1472 da parte di Leon Battista Alberti).

Basilica di Sant'Andrea Mantova
Vista dall’alto Basilica S.Andrea