petizione inceneritore nel centro di Mantova change.orgMartedì sera, ripensando alla vicenda della possibile riapertura della Cartiera Burgo e dell’insistenza da parte dell’azienda a riattivare l’inceneritore dell’impianto, potenziandolo e adibendolo allo smaltimento di tutti i rifiuti prodotti nei diversi stabilimenti della Pro-Gest sparsi in tutta Italia, mi sono soffermato a pensare a quanto fosse assurdo che un inceneritore del genere, potenziato per bruciare 80mila tonnellate annue di fanghi e rifiuti, pari a 9,6 tonnellate per ogni singola ora, venisse impiantato a Mantova, a pochi metri dal centro cittadino, a fianco dei monumenti Unesco e di migliaia di famiglie, forse in uno dei siti meno adatti a ciò in tutto il nostro Paese, già noto come sito di interesse nazionale per inquinamento e diffusione dei tumori nella popolazione.

Un’assurdità che si spiega solo con l’esigenza, da parte dell’azienda, di smaltire qui quello che non ha il permesso di smaltire altrove. Un’esigenza legittima, ma che rischia di regalarci più diossina e più sostanze cancerogene che non posti di lavoro.

Quindi mi sono chiesto come i cittadini potessero concretamente far sentire la loro voce, la loro opposizione, ed è nata l’idea della petizione sulla piattaforma change.org.

In sole 24 ore sono state raccolte oltre 1.800 firme di persone talmente convinte della loro opposizione all’inceneritore da essere disposte, nel caso che venga messo in funzione, a lasciare questa bellissima ma inquinatissima città per trasferirsi altrove.

E se si arriva all’auto-esilio, allora significa che la gente non ne può più. Il Sindaco Mattia Palazzi ha sin qui difeso il diritto dei cittadini a richiedere la VIA (valutazione di impatto ambientale), poi negata dall’intervento della Provincia.

Ora il Sindaco giustamente si appresta a richiedere almeno la VIS (valutazione di impatto sanitario): con essa un ente che si presume super partes, come l’ASL, dovrà dichiarare se l’inceneritore sarà rischioso per la nostra salute o meno. Ma non è detto che questa VIS venga effettivamente concessa.

Se non arrivasse, l’ultima arma è il ricorso al TAR, al Tribunale Amministrativo Regionale, per bloccare il procedimento e richiedere da capo un’autorizzazione. Perché il punto è sempre lo stesso: è ormai evidente che all’azienda interessa impiantare qui un mega-inceneritore, mentre la cartiera è soltanto un contorno.

E non aspettiamoci chissà quanti posti di lavoro: saranno molti di più i camionisti che tutti i giorni arriveranno e partiranno dall’inceneritore, ma quelli non sono nuovi posti di lavoro.

Con questa petizione vogliamo quindi supportare l’opera del Sindaco Mattia Palazzi e se possibile spingerlo a non escludere nessuna soluzione, per il bene dei suoi cittadini. Perché crediamo che il diritto di decine di migliaia di mantovani alla salute sia superiore e debba precedere quello di un imprenditore che ha il problema di non sapere dove andare a bruciare i suoi scarti tossici. E il posto peggiore per fare questo falò è proprio Mantova.

Cordialmente, Edoardo Scarpanti




Scritto da: Edoardo Scarpanti
Data: 30 Giugno 2016
Categoria: Economia, Politica


1 Commento

  1. Edoardo Scarpanti - | Rispondi

    Soltanto due rapidi aggiornamenti: il Sindaco ha ufficialmente presentato la richiesta di VIS all’ATS Val Padana (ex ASL), il che è un ottimo passo; in secondo luogo, la petizione ha appena superato le 3.500 firme!
    Grazie a tutti e avanti così!


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