Mantova, 16 marzo 2011 – “Agli istituti di credito chiederei una minore rotazione dei responsabili delle filiali. Le nostre imprese hanno difficoltà. Impiegano tempo a instaurare una relazione e una volta centrato l’obiettivo è facile che il responsabile dello sportello cambi facendo venire meno il referente con il quale ci si rapporta per la concessione dei finanziamenti”.

CNA MantovaQuesto è uno dei punti deboli nel rapporto banche-imprese, di cui Massimo Salvarani, direttore della CNA di Mantova, ha discusso con BancaFinanza, mensile specializzato nella informazione finanziaria in edicola in questi giorni, nell’ambito di un’inchiesta sul rapporto banche-imprese nella provincia di Mantova.

Salvarani evidenzia come le banche abbiano in parte chiuso i rubinetti del credito, facendo una maggiore selezione nella concessione dei prestiti. Una politica che in parte può essere ritenuta condivisibile ma non se ci si basa esclusivamente sui numeri e i dati di bilancio.

“A mio parere – ha spiegato Massimo Salvarani a BancaFinanza – anche la conoscenza personale del titolare dell’azienda e della sua famiglia è un elemento da tenere in considerazione. Mi pare, purtroppo, che questo sia un aspetto che non rientri più nei criteri che le banche seguono per la concessione dei finanziamenti”.

Alle dichiarazioni del direttore della Confederazione dell’Artigianato di Mantova fanno da contraltare quelle di Giuliana Artoni, responsabile di Cariparma per le provincie di Cremona e Mantova, che ha riferito a BancaFinanza che le 17 filiali di Cariparma presenti in provincia di Mantova hanno messo in campo molte iniziative per contrastare gli effetti delle crisi: tra queste Gran Prestito Più, un prestito personale che prevede un tasso differenziato all’importo richiesto e nessuna commissione di incasso rata ed estinzione, e Senza Spese Più, un conto corrente che permette di azzerare il canone mensile, a fronte di una giacenza minima, offrendo operazioni illimitate e una vasta gamma di servizi bancari.

Giuliana Artoni ha negato che via sia stata una restrizione del credito, citando a dimostrazione l’incremento dei prestiti alle famiglie del 3% nel secondo semestre 2010 e l’incremento dei finanziamenti alle imprese, cresciuti del 5,6% rispetto al 2009.

“La situazione economica – ha però ammesso a BancaFinanza Luciana Artoni – ci impone di prestare attenzione all’affidabilità delle aziende e alle capacità di ripresa. Ma come banca del territorio Cariparma possiede un patrimonio di conoscenze del tessuto imprenditoriale locale che ci permette di considerare anche gli aspetti qualitativi di un’impresa”.




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Data: 16 Marzo 2011
Categoria: Cronaca, Economia


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