Quello del matrimonio è un settore molto sano e in crescita. A certificarlo gli ultimi dati Istat, aggiornati al 2016, che registrano infatti un trend in aumento. Nel periodo 2008-2014, i matrimoni in Italia sono calati, in media, di quasi 10.000 unità all’anno. Tuttavia, dopo il momento di massima crisi registrato nel 2014 quando si era scesi al minimo di 189.765, dal 2015 i numeri hanno ricominciato a salire e nel 2016 sono stati celebrati 203.258 matrimoni.

Già da anni il settore wedding è sotto i riflettori, grandi cambiamenti sono avvenuti e stanno tuttora accadendo. Si è verificato un deciso allontanamento dalla tradizione nuziale italiana fatta di grandi abbuffate, pranzi interminabili, piccole scaramanzie e memorie popolari; al contrario si è lasciato sempre più spazio alle mode che arrivano dall’estero, soprattutto dalla tradizione anglo-sassone o dagli USA (anche grazie all’influenza della rete e di canali tv e trasmissioni dedicati alle spose).

Anche il profilo degli sposi è cambiato rispetto al passato. Le coppie di oggi sono più mature, sempre più informate, esigenti e con le idee ben chiare. Iniziano ad organizzare il matrimonio con almeno un anno di anticipo e il processo di informazione e consulenza è sempre più digitalizzato. Lo smartphone è il mezzo più utilizzato per le ricerche di idee e recensioni, ma per la scelta dei fornitori i futuri sposi preferiscono ancora il contatto diretto come quello che può avvenire ad una fiera.

Queste trasformazioni hanno destato la curiosità di molti e sono iniziati i primi studi di settore. Stando ai dati emersi dall’indagine di Matrimonio.com, proprio come per le nozze di Chiara Ferragni e Fedez, i matrimoni degli italiani sono sempre più social. Secondo l’ indagine, più della metà delle coppie usa Facebook (67%), Instagram (32%) e WhatsApp per condividere le emozioni del giorno più importante. E per chi desidera mantenere una certa privacy esistono App dedicate in cui è possibile vedere le foto del matrimonio solo con i propri invitati. L’uso di un hashtag non è solo per i vip: ormai tutti gli sposi hanno un hashtag dedicato al loro giorno speciale, come il famoso #TheFerragnez.

Parlando del costo del matrimonio, gli italiani spendono in media 23.970 euro per coronare il loro sogno d’amore. Secondo i risultati analizzati dal portale, esiste una differenza tra nord e sud. Al nord si spendono in media 22.103 euro, mentre nel Mezzogiorno i costi raggiungono quota 30.337 euro. Il tipico matrimonio italiano ha una media di 114 invitati, ma anche in questo caso emergono differenze rilevanti tra nord e sud della penisola: 100 invitati al nord, 118 nelle regioni centrali e 138 al sud. Anche a Mantova i dati corrispondono a quelli del territorio nazionale, e si conferma una ripresa del settore dopo la crisi del 2013/14:

DATI MATRIMONI IN ITALIA E A MANTOVA
ITALIAMANTOVA
2004248.9691.366
2007250.0001.418
2014189.7651.034
2016203.2581.196


Per quanto riguarda l’età degli sposi, in Italia i ragazzi sotto i 20 anni che hanno deciso di sposarsi sono calati del 50% dal 2012 al 2017 (da 14.427 a 7.498). La fascia 21-30 anni fa registrare un lieve calo, mentre le prime nozze si celebrano soprattutto dai 30 ai 34 anni per lui, e dai 29 ai 32 per lei. L’età media degli sposi si è alzata, arrivando a 34,9 anni In Italia, e a Mantova a quota 35,8. Il fenomeno è presto spiegato: dopo aver studiato, i giovani partono per un’esperienza all’estero, entrano nel mondo del lavoro e solo dopo aver raggiunto una certa stabilità decidono di compiere il grande passo. L’aumento graduale dell’età media dei contraenti ha molti effetti da prendere in considerazione: saranno gli sposi stessi a sostenere i costi delle nozze, perciò si sentono liberi di fare scelte svincolate dalla tradizione dei genitori, invitando maggiormente i loro amici e meno quelli di mamma e papà. Questo riduce l’età media degli invitati. Un altro dato da considerare è che 1 coppia su 7 ha già figli.
statistiche età media sposi matrimonio Italia e Mantova

Perché ci si sposa?

Da un sondaggio realizzato su un campione di sposi, emerge che la motivazione più spesso dichiarata è quella di voler portare la storia d’amore ad un livello superiore. Piuttosto tradizionale, come lo è ancora la modalità più in voga per la proposta: in grande stile e con l’anello.

75,5% voglia di portare la storia a un livello superiore
7,4% formalizzare la relazione per i figli
4,6% altre ragioni
4,5% voglia di avere presto un figlio
3,7% per andare a vivere insieme
2,7% gli anni passano
1,6% questioni legali

Regime patrimoniale

Tuttavia, anche se la scelta di sposarsi porta l’amore ad un livello superiore, quando si parla di regime patrimoniale, c’è una rottura rispetto alla tradizione e una tendenza netta verso la separazione dei beni. Mantova, in questo, è in linea con il resto dell’Italia.
Vediamo di seguito i dati riferiti al 2016:

ITALIA
75%: Separazione dei Beni (143.960)
25%: Comunione dei Beni (54.862)

MANTOVA
71%: Separazione dei Beni (412)
29%: Comunione dei Beni (784)

Matrimonio religioso vs matrimonio civile

In Italia il rito religioso è sempre più in calo a favore della celebrazione con rito civile: la media italiana è passata dal 31,8% del 2004 al 46,9 % del 2014 di sì celebrati di fronte al sindaco. A Mantova questo dato è perfino più alto: se nel 2004 il 39,3 % dei matrimoni si celebrava con rito civile, nel 2014 la percentuale è salita al 55,9% per arrivare nel 2016 al 60,5%.
Sicuramente il fenomeno mantovano si è verificato anche grazie all’apertura di bellissime location al rito civile e alla disponibilità dei sindaci di rendere tali luoghi case comunali e di uscire dal municipio per celebrare.

Mese di celebrazione nozze

I mesi preferiti per convolare a nozze sono quelli in cui il clima è più favorevole. È nel mese di settembre che si raggiunge il picco, con più di 37.200 matrimoni celebrati in Italia.
Il mese di settembre, in Italia, la fa da padrone. Non a caso anche la coppia Ferragnez (Fedez – Ferragni) ha scelto il 1/9/18 come data per convolare a nozze. A Mantova, invece, è giugno a primeggiare, subito seguito da settembre, con un brusco calo ad agosto dovuto principalmente al clima troppo caldo e umido poco adatto per party impegnativi.
A proposito di mesi, un ultimo dato da considerare: secondo il sondaggio la data è più importante del luogo in cui si festeggerà il matrimonio:
66% è più importante il giorno desiderato rispetto alla location
34% è più importante il luogo scelto rispetto alla data

Fonti dei dati:
dati.istat.it
istat.it
matrimonio.com (studio sui matrimoni in Italia, realizzato in collaborazione con la Business School ESADE e con il contributo di Google)




Scritto da: MantovaNotizie.com
Data: 25 Settembre 2018
Categoria: Cronaca


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