Il riconoscimento è assegnato ogni anno a una rosa di ristoranti e cantine d’eccellenza al Grand Hotel di Rimini. Tra i locali premiati il Ristorante Naviglio1974 di Goito e La Fenice di Mantova, nella sezione cantine brindano Bugno Martino di San Benedetto Po e la Cantina di Quistello

Gran Premio internazionale della Ristorazione 2019 Naviglio 1974 GoitoCi sono ben quattro attività mantovane tra i vincitori del Gran Premio internazionale della Ristorazione 2019, prestigioso riconoscimento dedicato alla cultura della tavola e dell’ospitalità patrocinato dall’International Maitres Association Hotel Restaurant, dalla Federazione Italiana Settore Turismo e dall’Agenzia Stampa ANIC Genova. Nella sezione locali sono stati premiati il Ristorante Naviglio1974 di Goito e La Fenice di Mantova, mentre in quella dedicata alle cantine a brindare sono Bugno Martino di San Benedetto Po e la Cantina di Quistello.

Lunedì 28 gennaio, nella sala delle cerimonie del Grand Hotel di Rimini, sono stati presentati gli chef e i vignaioli selezionati dalla giuria del premio, guidata dal giornalista e critico enogastronomico Pier Antonio Bonvicini. A comporre la commissione d’onore del premio, tra gli importanti esperti del settore presenti, anche Enrico Derflingher, già chef della Casa Reale inglese e della Casa Bianca e oggi presidente Euro-Toques International, Paolo Teverini, precursore della cucina naturale fin dagli anni ’90, e lo chef e maestro pasticcere Rossano Boscolo, fondatore e rettore dell’Etoile Academy, primo campus di gastronomia in Italia.

Per quanto riguarda il Ristorante Naviglio1974 a conquistare la giura è stata “l’ottima cucina tradizionale, capace di rispecchiare l’identità di Mantova attraverso la ricerca e l’utilizzo di ricette e ingredienti rigorosamente locali”, mentre La Fenice è stata premiata per “la straordinaria offerta di Champagne che in ogni momento dell’anno permette a esperti o semplici appassionati di trovare più di cento espressioni al calice del vino più famoso del mondo”.

Un brindisi d’eccezione anche per il Lambrusco Mantovano Dop grazie al riconoscimento ottenuto dalla cantina Bugno Martino, in grado di “produrre un vino ricco di gusto nel rispetto della natura e coniugare nel migliore dei modi la convivialità tipica di questa tipologia a un profilo elegante”. Un diploma di merito è andato anche alla Cantina di Quistello, a cui si deve il recupero del vigneto autoctono Grappello Ruberti.




Scritto da: Italia nel bicchiere
Data: 29 Gennaio 2019
Categoria: Cronaca
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1 Commento

  1. Maurizio - | Rispondi

    Congratulazioni, al poker d’assi….


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