murales quartiere Lunetta MantovaVivi per te stesso e vivrai invano; vivi per gli altri, e ritornerai a vivere diceva Bob Marley.

È con questo motto nel cuore che a Mantova a pochi passi dal Palazzo Te e dal Castello di San Giorgio, vive una meraviglia del coraggio e della solidarietà umana: il quartiere Lunetta.

Il quartiere Lunetta nasce nel 1963 nella periferia nord della città di Mantova, come agglomerato popolare e multietnico dove malavita, violenza e disagio famigliare  si mescolavano al degrado di un quartiere grigio e anonimo. Un ambiente sicuramente non favorevole né al rapporto umano né alla solidarietà, un posto dove camminare a testa bassa e il non comunicare erano gli unici mezzi per non avere “problemi”.

In questo clima, un pugno di persone, che chiameremo “eroi metropolitani”, si riunirono   intorno ad un tavolo e cominciarono a progettare la rivoluzione del quartiere Lunetta, una sana rivoluzione  fatta di azioni e non solo parole,  fatta di arte, servizi e  colore.

 Da dove iniziare la rivoluzione? Le cose da fare erano tante: dalla “La biblioteca, la casa dei libri“.  Dai libri,  dalla cultura. La cultura che aumenta il benessere e diminuisce la delinquenza che non trova più terreno fertile.

Ma i nostri “eroi metropolitani” non si fermano qui, fanno rete come si dice oggi, uniscono le forze associative della zona creando un vero e proprio polo di servizi “Centro servizi Aaron Swartz“.  Sportello di vicinato un luogo aperto a tutti gli abitanti del quartiere, al suo interno si possono trovare ascolto, accoglienza e informazioni, ma si possono anche lanciare nuove idee e proposte, che contribuiscono al bene comune del quartiere; polizia locale; assistente sociale; il consultorio famigliare dell’Asl e il Centro di Aggregazione Giovanile. Il comune si mobilita, si unisce all’iniziativa facendo muro, offrendo un appoggio concreto e non solo istituzionale.

Il quartiere comincia a vivere. I prati si riempiono di bambini che giocano. La biblioteca si anima di iniziative culturali. I muri si colorano di stupendi murales, nasce WITHOUT FRONTIERS, Lunetta a Colori è il Festival di Arte Urbana.

Vivere il quartiere Lunetta vuol dire abbracciare un ideale. Vivere nel quartiere Lunetta vuol dire saper abbracciare l’altro senza toccarlo, saperlo aiutare senza per forza doverlo rialzare ma affiancandosi a lui, lasciando  che ritrovi le forze e riparta.

Ringrazio il quartiere Lunetta per aver dato il classico esempio di: “chi vuole può farlo“.

Un quartiere, quello di Lunetta, che proprio grazie alla partecipazione attiva dei cittadini, a partire dal giugno 2013, ha avviato uno spazio di confronto in cui condividere idee e prospettive per dare nuovo impulso al desiderio comune di costruire un’identità sociale solida e positiva per quest’area periferica di Mantova.

L’esito acquisito già con le iniziative tenutesi nei mesi scorsi, e ora con i nuovi riconoscimenti, alimenta l’immagine rinnovata di Lunetta come esempio di rivitalizzazione e progresso delle relazioni ambientali e promuove l’idea progettuale del coordinamento delle varie associazione come modello di lavoro e dimostrazione che lo sforzo collettivo può funzionare.

Gli obiettivi specificamente legati alle aggiudicazioni sono stati illustrati questa mattina presso la sede staccata dell’Università in Via Valle d’Aosta da Antonella Bendo dell’associazione Papillon, capofila della rete di organizzazioni di volontariato coinvolte.

L’attivazione di una cabina di regia per alimentare la collaborazione tra associazioni e cittadini porterà all’istituzione di una propositiva rete di comunicazione tramite un sito internet dedicato e materiale di promozione delle varie attività poste in essere.

Un efficace passo concreto sarà rappresentato da laboratori di coesione in grado di favorire momenti di aggregazione grazie alla ludoteca locale, ad un laboratorio di fotografia, lo sportello di vicinato e la festa di quartiere.

A ciò si aggiungeranno i laboratori di comunità per rendere i cittadini partecipi degli interessi prodotti dal laboratorio di integrazione linguistica, di dialogo interculturale, di spazi aperti alle esperienze dei cittadini e di “quartiere come bene comune”.

Alla presentazione hanno partecipato, in piena sintonia con le linee della progettazione di “Lunetta nel cuore”, l’assessore al Welfare del Comune di Mantova Roberto Irpo, l’assessore provinciale Elena Magri, Attilio Rossato, presidente del CSVM, e Chiara Mortari coordinatrice della sede locale dell’Università di Brescia.

Il progetto si vede dunque riconosciuti contributi di 15mila euro da parte della Provincia e di 13mila provenienti dal Bando Volontariato 2014, che la rete di associazioni dovrà integrare con 2mila euro da recuperare grazie alle iniziative di promozione.

I soggetti attivi della rete sono: Ass. Papillon, AVULSS Mantovana, Nuova Generazione, El Medina, Ass. Libra, eQual, Ist. Naz. Giachery, Circolo Uisp Amendola, Ass. Lunetta, Gruppo Scout MN9, Fum Fondaz. Università MN, Comitato Peter Pan, Parrocchia Frassino, Provincia di mantova, Comune di Mantova, Aspef.




Scritto da: Silvia Negro
Data: 25 Giugno 2021
Categoria: Cronaca


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