Tutto esaurito per l’evento sostenuto da “Con i Bambini”, coop Arché, Fondazione Comunità Mantovana e coop Cosper con patrocinio di Regione Lombardia. Interventi dal mondo universitario e pedagogico e testimonianze delle famiglie del nido IN e OUT “La Farfalla”.

Riflettori puntati su innovazione pedagogica, diritti naturali dei bambini e sostenibilità attraverso l’ingrediente indispensabile del confronto. Questo il filone tematico protagonista del convegno “Educazione all’aperto e prima infanzia” che sabato 20 maggio 2023 ha preso vita nell’affascinante cornice del Palazzo comunale di Volta Mantovana registrando il sold out e coinvolgendo voci importanti del mondo universitario, educativo, pedagogico e non solo.

convegno educazione all’aperto e prima infanzia a Volta Mantovana

L’evento è stato realizzato nell’ambito del progetto “Da Zero a Mille” ed è sostenuto dall’impresa sociale “Con i Bambini” attraverso il fondo per il contrasto della povertà educativa minorile sui territori di Cremona, Brescia e Mantova. Organizzazione e coordinamento sono stati curati della cooperativa sociale Archè onlus di Castel Goffredo, che gestisce il nido IN e OUT “La Farfalla” dove da anni si concretizza con successo l’educazione all’aperto, insieme alla Fondazione Comunità Mantovana, con capofila la cooperativa Cosper di Cremona. Durante il convegno è anche intervenuta la senatrice Paola Mancini.

Il primo e molto atteso intervento è stato gestito da Maja Antonietti, docente dell’università di Parma, la quale ha approfondito il tema “Il valore pedagogico dell’educazione all’aperto nella prima infanzia: studi e possibilità”. “Resta fondamentale riconoscere valore alle esperienze di educazione all’aperto e inserirle all’interno della programmazione scolastica, modificando tempistiche e organizzazione e attraverso la collaborazione con tutto il personale scolastico e le famiglie affinché questa pratica sia diffusa e possibile”, ha ribadito con forza. “Fare attività all’aperto è importante per tutto il sistema educativo e formativo, dalla scuola dell’infanzia all’università” ha inoltre evidenziato Antonietti, esplicitando il fenomeno preoccupante del cosiddetto deficit di natura, ossia il sempre più diffuso mancato contatto con l’ambiente naturale da parte dei bambini e delle bambine. Un fenomeno che può essere scardinato solo lavorando sui timori e le ritrosie che gli adulti possono provare nei confronti dell’attività all’aperto e ribandendo i numerosi benefici, tutti sostenuti da studi scientifici recenti, che essa ha sui bambini. Maja Antonietti ha infatti evidenziato come l’educazione all’aperto (outdoor education) promuova lo sviluppo del bambino, riduca lo stress, favorisca l’autonomia, la fiducia, l’autostima e creatività. Altro aspetto focale quello della salute su più fronti oltre a un evidente aumento della concentrazione e riduzione dei conflitti e degli infortuni, mettendo così KO diversi stereotipi legati al gioco a contatto con la natura. Tutti aspetti che nel tempo sono stati confermati anche dalle stesse famiglie entusiaste dell’esperienza nell’ambito del nido “La Farfalla” e per l’occasione raccontati della coppia di genitori Silvia Ranieri e Matteo Faganelli. “Concretizzare un’autentica educazione all’aperto rappresenta un gesto di cura nei confronti dei bambini, delle future generazioni, dell’ambiente e dei territori oltre che nei confronti di noi come professionisti” ha infine concluso Antonietti.

A seguire l’approfondimento di Laura Donà, dirigente tecnico MIM-USR per il Veneto, e Rosa Seccia, dirigente tecnico in Lombardia. Entrambe hanno ribadito l’innovatività dell’esperienza pedagogica outdoor e l’importanza di svilupparla nella programmazione scolastica per mettere a frutto la creatività dei bambini e tutelare i loro diritti, tutto questo attraverso la collaborazione con le famiglie. Hanno inoltre realizzato un focus sugli orientamenti nazionali e le cosiddette linee pedagogiche 0-6 anni in cui si parla di corporeità e sensorialità come strumenti di conoscenza per i bambini.

“Siamo molto soddisfatti della grande partecipazione e allo stesso tempo della qualità degli interventi dei relatori e delle relatrici rispetto ai benefici che l’educazione all’aperto porta ai bambini e alle bambine – commenta Monica Ploia, responsabile innovazione e sviluppo della cooperativa onlus Arché, la quale ha anche coordinato i vari interventi – Come Arché in particolare siamo felici di aver portato la testimonianza diretta, attraverso la restituzione di professionisti e genitori, di una sperimentazione avviata da quattro anni al nido “La Farfalla” e che costituisce un’innovazione pedagogica proprio nel segno dell’educazione all’aperto”.

Ulteriore intervento cardine del convegno è stato quello a cura di Cristina Bertazzoni, formatrice e docente universitaria esperta in pedagogia e pratica educativa outdoor, consulente di Arché. Insieme all’eco-architetto Nicola Vitale ha trattato il tema “Esplorando la natura si cresce: la cura delle relazioni e degli spazi”, portando esempi concreti. Cristina Bertazzoni evidenzia: “Il convegno rappresenta una tappa preziosa per conoscere e confrontarci sul modello educativo dell’educazione all’aperto. Resta importante sensibilizzare tutte le scuole dell’infanzia e non solo sull’educazione all’aperto affinché questa non diventi soltanto un accessorio bensì un aspetto necessario per promuovere l’apprendimento nei bambini e nelle bambine, la loro creatività, libertà, cooperazione e autonomia. Non dimentichiamo infine l’aspetto fondamentale della salute stessa”.

Ad entrare nel vivo della pratica quotidiana dell’educazione all’aperto concretizzata al nido IN e OUT “La Farfalla” ci hanno pensato le referenti del coordinamento psicopedagogico dei nidi Arché, esplicitando testimonianze e mostrando anche video coinvolgenti. A questo proposto Sabrina Tonini, coordinatrice dei servizi all’infanzia della cooperativa, afferma: “Archè crede fortemente nella circolarità tra outdoor e indoor e nella connessione tra dentro e fuori, avendo sempre come sfondo integratore la natura e l’ambiente e la scelta di materiali autentici, il tutto con un’intenzionalità educativa”.

Sono intervenute anche Sara Beschi, psicologa che cura la supervisione nell’ambito dell’equipe pedagogica, e l’educatrice My Valentina Nguyen Hoang. Grande attenzione è stata data agli aspetti dell’inclusività, dell’aumento della consapevolezza e della condivisione favoriti nei bambini dall’educazione all’aperto.

Durante il pomeriggio negli spazi sia interni che esterni hanno preso vita vari workshop di carattere dialogico ed esperienziale raccogliendo forte entusiasmo e partecipazione.




Scritto da: Sara Bellingeri – Ufficio Stampa Archè onlus
Data: 22 Maggio 2023
Categoria: Cronaca
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