Confcommercio Mantova logoNel 2022 le imprese del terziario spenderanno in energia 24 miliardi di euro, più del doppio rispetto all’anno precedente, in cui la bolletta fu di “soli” 11 miliardi. Lo sottolinea Confcommercio Mantova riprendendo i dati dell’ultimo Osservatorio Confcommercio Energia, analisi trimestrale realizzata in collaborazione con Nomisma Energia.

Tra luglio 2021 e luglio 2022 gli aumenti della spesa annuale sono arrivati a toccare il 122% per l’elettricità e il 154% per il gas, con punte, nel mantovano, del +300%.

Nel dettaglio, sempre a livello nazionale, gli alberghi hanno speso in media 55mila euro in più per l’energia elettrica, seguiti dai negozi di generi alimentari (+18mila), dai ristoranti (+8mila), dai bar e dai negozi non alimentari (+4mila per entrambi). Stessa musica per il gas, con settore alberghiero a +15mila euro e ristoranti a +6mila, mentre per bar e negozi il rincaro annuale si situa tra il 120% e il 130%. Ad agosto il trend non è purtroppo cambiato.

Il costo dell’energia e dei carburanti (dall’inizio della pandemia al giugno scorso i prezzi alla pompa di benzina e gasolio per autotrazione sono aumentati, rispettivamente, del 30% e del 35%, per gli autotrasportatori e la spesa annua è arrivata oltre quota 55mila euro) non solo continua a pesare enormemente sui bilanci delle imprese, ma è destinato a crescere ulteriormente a seguito delle nuove restrizioni nelle forniture di gas dalla Russia.

Il Vicepresidente di Confcommercio Mantova e numero uno dei pubblici esercizi Giampietro Ferri dichiara: “è un’emergenza nazionale ed europea, serve quindi una risposta dell’Unione per contrastare queste fiammate e introdurre un tetto al prezzo del gas, così come è necessario che a livello nazionale si rinnovino e rafforzino i crediti d’imposta per le imprese non ‘energivore’ e non ‘gasivore’ riducendo gli oneri generali di sistema e le accise sui carburanti: quanto fatto finora, incluso il Decreto Aiuti Bis, garantisce un piccolo sollievo, ma non è sufficiente”.

La crisi di Governo e l’approdo ad elezioni anticipate non sono stati di aiuto, e le prospettive per l’autunno sono particolarmente preoccupanti per il terziario di mercato. Le quotazioni dell’energia elettrica si stanno impennando: quelle che si sono formate nel mese di luglio ed in queste prime settimane di agosto hanno portato l’indice PUN (il prezzo di riferimento all’ingrosso dell’energia) del mercato energetico italiano a valori molto superiori rispetto al massimo di marzo 2022 (PUN medio di luglio 441 euro/mwh e pun medio dei primi giorni di agosto 490 euro/mwh, a fronte di un PUN medio di marzo di 308 euro/mwh).

Le previsioni per l’ultimo trimestre del 2022 confermerebbero tali valori con prospettive di un autunno durissimo per le imprese commerciali e del turismo.
“Le imprese sono impegnate ad assorbire quanto più possibile i rincari per contenere gli aumenti al dettaglio in un momento in cui la capacità di spesa delle famiglie diminuisce ma risulta difficile, difficilissimo, far quadrare i conti”, puntualizza il Presidente dell’Associazione Macellai di Confcommercio Ivano Braccaioli.

Già a gennaio, quando la crisi energetica era solo all’inizio, Confcommercio ha attivato al proprio interno lo Sportello Energia che prevede un check-up gratuito dei costi aziendali di luce e gas affidato a un consulente energetico e siglato una convenzione con A2A Energia, il secondo produttore italiano di energia, che prevede uno sconto del 10% sul costo della materia prima di luce e gas.

Il consulente energetico, a disposizione anche per appuntamenti in azienda, analizza le bollette pregresse e calcola il risparmio generato dalla convenzione.
“Finora decine e decine di imprese si sono rivolte al nostro Sportello, e ora il servizio si amplia includendo anche l’assistenza per individuare i crediti d’imposta di cui le aziende possono beneficiare – spiega il direttore di Confcommercio Nicola Dal Dosso – a favore delle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas viene riconosciuto un credito anche pari al 25% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas consumato nel terzo trimestre 2022, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019”.

Tali nuovi crediti d’imposta, fa presente il direttore, si aggiungono a quelli già previsti, alle medesime condizioni ed in ugual misura, con riferimento alla spesa sostenuta per l’acquisto dell’energia elettrica utilizzata e del gas metano consumato nel secondo trimestre del 2022. Le aziende possono rivolgersi all’Area organizzativa di Confcommercio Mantova per verificare la loro situazione e, nel caso, chiedere assistenza per il calcolo specifico: e.ligabue@confcommerciomantova.it




Scritto da: Ufficio stampa Confcommercio Mantova
Data: 22 Agosto 2022
Categoria: Economia


Inserisci un commento