GIANLUCA BIANCHI CONFERMATO ALLA GUIDA DI FEDERALBERGHI-CONFCOMMERCIO MANTOVA
L’IMPRENDITORE E’ PRESIDENTE DEGLI ALBERGATORI MANTOVANI DA OLTRE VENT’ANNI

Federalberghi MantovaGianluca Bianchi è stato confermato ancora una volta presidente di Federalberghi-Confcommercio Mantova, la sigla che rappresenta le strutture ricettive alberghiere e che è punto di riferimento del comparto per l’intera provincia.

Bianchi, al suo quinto mandato, lavora nel settore dell’ospitalità da oltre 40 anni ed è proprietario di numerosi alberghi in città – Hotel Mantegna Stazione (ex Abc), Antica Dimora, Hotel dei Gonzaga, Ca’ Uberti Palace Hotel – e di altre strutture ricettive nel capoluogo e in provincia.

In occasione dell’assemblea elettiva, è stato rinnovato il consiglio direttivo dell’associazione (il quale ha poi confermato Bianchi) che resterà in carica per i prossimi 5 anni e che rappresenta in maniera trasversale i diversi segmenti e peculiarità del turismo virgiliano. Ne fanno parte Matteo Bianchi dell’Hotel Bianchi Stazione, Marco Dovier dell’Hotel Italia e Alessandro Schiavon dell’Hotel San Lorenzo in città, tutti e tre al loro primo ingresso nell’organo decisionale dell’associazione. Conferme invece per Mauro Serafini, direttore dell’Hotel Cristallo di Borgo Virgilio, del Dunant di Castiglione e del Broletto in città, e per Carlotta Bianchi, titolare dell’hotel a quattro stelle Antica Dimora.

“Sono onorato che i colleghi abbiano rinnovato la loro fiducia nei miei confronti – dichiara Bianchi – in questi anni abbiamo svolto un buon lavoro di squadra. Essere alla guida degli albergatori mantovani è per me un ruolo di grande responsabilità che cerco di ricoprire con il massimo impegno e dedizione. Vogliamo lavorare in sinergia per un turismo 5.0, sempre al passo con i tempi. Abbiamo una squadra che unisce esperienza, competenze e nuove energie, grazie alla presenza di imprenditori giovani”.

L’assemblea è stata l’occasione per fare il punto sul settore.

Tra gli obiettivi del prossimo mandato, il contrasto sempre più forte all’abusivismo nel settore ricettivo: “Partiamo da una premessa fondamentale: il turismo deve essere considerato per ciò che è, ovvero un’industria vera e propria, che crea il 10% del Pil nazionale e una fetta importante di posti di lavoro. Da qui la necessità che al comparto venga dato il giusto riconoscimento e la giusta attenzione da parte della politica, con interventi organici di regolamentazione e riordino e, al contempo, di lotta a storture e abusivismo, per garantire il sacro principio del ‘stesso mercato e stesse regole’. Sarebbe un sogno se anche in Italia venisse applicato quanto previsto a New York di recente per gli affitti brevi, ovvero soggiorni minimi, in appartamenti e affittacamere, di almeno 30 giorni. Il cosiddetto ‘fenomeno Airbnb’, oltre a creare concorrenza sleale quando illegale, snatura il mercato immobiliare con pesanti ripercussioni per l’intera città, soprattutto nelle località più turistiche: sempre meno appartamenti disponibili per residenti e studenti e, per quelli rimasti, vengono chiesti affitti proibitivi che costringono le persone a spostarsi in periferia. Ricordiamo che una località senza residenti, si snatura e poi muore”.

Bianchi traccia anche un bilancio della stagione turistica 2023: “Questo è stato un anno positivo, siamo tornati ai livelli pre covid del 2019, anche se nel frattempo il mercato è cambiato. La tendenza del turista, a livello generale, è quella di fare short weekend, quindi soggiorni più corti ma molto più frequenti e spalmati sull’intero anno, e questo gioca a favore delle città d’arte. E’ una tendenza che si registra anche nelle località balneari e in destinazioni ‘tradizionali’ come Roma o Firenze. Certo, oggi facciamo i conti con l’inflazione e la conseguente ridotta capacità di spesa delle persone. Rispetto al 2022, abbiamo registrato una lieve flessione delle presenze, pari a circa il -10% contro il -30% a livello nazionale: il 2022 è stato un anno anomalo, di grande rinascita del turismo dopo due anni di stop dovuti al covid (le persone avevano molta voglia di viaggiare e soldi da spendere), che ha fatto registrare numeri record. Nel mantovano, grazie ad una politica lungimirante, quest’anno gli operatori hanno assorbito i rincari attuali tenendo i prezzi delle camere stabili, riducendo parte della loro marginalità. E questo ha permesso di contenere il calo di turisti”.

Qualche riflessione sul turismo mantovano: “I due terzi dei nostri turisti sono italiani, e l’80% di questi proviene da Lombardia e regioni limitrofe come Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna; in coda si collocano Toscana, Roma, e qualche città del sud. Per quanto riguarda gli stranieri, la parte del leone la fanno Germania e Austria, seguite da Francia, Svizzera e Regno Unito. Iniziamo ad avere le prime richieste da Australia e Giappone, che cercano soprattutto strutture di lusso”.

Per quanto riguarda le prospettive future, il sentiment degli operatori è positivo: “Le prospettive per i prossimi mesi sono buone, la voglia di viaggiare non manca, chiaramente dobbiamo fare i conti con l’inflazione che, fortunatamente, è in discesa. Una precisazione: nel turismo i grandi numeri in termini di flussi si fanno con la fascia media, che oggi è la più colpita dai rincari. La nostra è una destinazione dalla grande offerta turistica, ma di dimensioni contenute, quindi a noi serve un turismo sostenibile e di qualità, altrimenti si rischia di creare una congestione che è improduttiva. Per fare un esempio, considero ideale l’edizione di quest’anno del Festivaletteratura, con meno gente in giornata ma molte persone che si sono fermate almeno una notte e hanno riempito le strutture in città e nell’hinterland, turisti maturi e con una significativa capacità di spesa”.

Cosa serve al turismo e quali sono le nuove tendenze. “Prima di tutti occorre riconoscere, anche nei fatti, il peso del turismo come settore economico, e prevedere interventi di regolamentazione e riordino: servono regole e controlli per farle rispettare. Poi occorre potenziare i collegamenti, prioritario quello ferroviario con l’aeroporto Catullo di Verona: il turista viene se sei raggiungibile altrimenti sceglie un’altra destinazione; infine, una promozione mirata e progettata in modo professionale”.

Tra le nuove tendenze, il cicloturismo, che cresce “al ritmo del +10% all’anno” e il turismo enogastronomico: “due terzi dei nostri ospiti scelgono il nostro territorio anche perché attratti dalla famosa tradizione culinaria virgiliana. Per il resto abbiamo bellezze di altissimo livello e molte eccellenze, il nostro skyline da cartolina è un vero punto di forza perché produce un ‘effetto folgorazione’. Oggi il turista cerca strutture moderne, al passo con i tempi, che offrano un buon rapporto qualità prezzo e personale competente e cortese che possa rispondere alle esigenze più diverse. Per questo è fondamentale la formazione dei collaboratori”.




Scritto da: Ufficio Stampa Confcommercio Mantova
Data: 4 Ottobre 2023
Categoria: Economia


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