68 Jukebox
Sabato 1 dicembre 2018 ore 21.00
Teatro Italia di Moglia (Mantova)
Regia: Manuel Renga
Drammaturgia: Margherita Monga
Con: Cristiano Parolin e Martina Lazzari
Consulenza Musicale: Enrico De Angelis

Spettacolo 68 Jukebox Moglia (MN)Uno spettacolo sul ’68. Note di regia che iniziano così potrebbero spaventare chiunque. C’è davvero bisogno di fare uno spettacolo per raccontare il fervore di quegli anni? Non sono sufficienti fior di trasmissioni TV, documentari, film, racconti?

Il bisogno c’è. Di raccontare una rivoluzione diversa, di leggere fra le righe e individuare quelle sfumature che spesso vengono tralasciate o non raccontate.

Questo è il compito del teatro: ribaltare la storia e raccontarla da un diverso punto di vista. Raccontare qualcosa che di solito non si sente.

Ci siamo inventati una situazione abbastanza comune, un’assemblea d’istituto. Un organizzatore e una ragazza a cui piace cantare. La platea degli studenti sarà composta dagli stessi spettatori.

Unico corto circuito: l’organizzatore e la ragazza vivono, pensano e prendono decisioni nel 1968, gli studenti in platea lo fanno nel 2018. 50 anni dopo.

L’organizzatore è un vero rivoluzionario di quegli anni: libretto rosso di Mao, linguaggio forbito, voglia di cambiare il mondo, odio nei confronti degli ordini precostituiti.

L’assistente è anche lei una rivoluzionaria, un po’ diversa. Vuole divertirsi, vuole cantare, ballare.

Una premonizione di ciò che saranno gli anni Settanta, che nascono proprio dai moti di quegli anni.

Fuori dalla scuole in cui questa assemblea si svolge c’è la guerriglia, ci sono le occupazioni, i poliziotti, i ragionamenti dei “grandi” e dei “professori” che tanto sono odiati.

Dentro la sala invece la rivoluzione si compie anche grazie agli studenti in platea. Una rivoluzione canterina. Si sovverte l’ordine trasformando l’assemblea in una gara di canto, con un juke box vero e proprio che decide quali brani italiani del 1968 verranno cantati.

Raccontiamo i moti del 68′ attraverso le canzoni di quegli anni, attraverso la poetica di Pietrangeli, dei Gufi, di M.Straniero e molti altri che, avendo avuto la fortuna di non essere censurati, sono arrivati fino a noi.




Scritto da: Fondazione Aida
Data: 26 Novembre 2018
Categoria: Spettacoli
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